martedì 17 luglio 2012

"LA PERSECUZIONE DI UN GIUSTO"


Le menzogne,gli inganni,le violenze,i tradimenti,le vituperazioni, le persecuzioni psico-fisiche, gli attentati alla sua vita, il carcere...nulla ha potuto fermare questo uomo giusto mandato dal cielo a liberare dal velo dell' ignoranza coloro che si volevano affacciare oltre le illusioni di questo mondo e vedere il divino, l' eterno, l' imponderabile. ---

Dal libro CUBICOLO 5

Un pianto dirotto e una cascata di aculei dolorosi che piagano il corpo e l' anima e danno sconforto ad ogni nuovo giorno.
Una colpa addossata e un peccato sputato sul viso di un innocente solo perche' ricco d' amore e di fraterne carezze verso il suo prossimo.
Un calvario e una salita al monte del dolore per essere stato un messaggero di Dio, un traduttore instancabile della volonta' del cielo.
Cosi' e' sempre stato per i figli del sole venuti nell' arido deserto di questo popolo senza dediche e senza altezze.Cosi' si e' rinnovato un altro martirio per uno dei geni dell' Amore Santo del cosmo.
E' destino che le pagine di questa infernale razza debbano colmarsi di sangue innocente e delle violenze perpetrate ai danni di quanti non si sono voluti piegare all' ignoranza dei beoti e alle bestemmie dei partigiani del male.
Queste pagine raccontano le sofferenze e gli aneliti di giustizia di uno di loro. Uno dei giusti che ha dovuto pagare per la sua confessata dedizione al servizio del bene e dell' amore piu' grande di tutti gli amori.
Queste righe sono il sofferto messaggio di colui che porta la fiamma di Cristo nel cuore di tutti gli uomini di buona volonta' e degli assetati di giustizia.Ingiustamente incarcerato ( il 23 novembre 1978 ) e liberato dopo lunghi giorni di detenzione. Il suo nome : EUGENIO SIRAGUSA. --

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" UNA MANCIATA DI DOLLARI EQUIVALENTE A TRENTA DENARI DI UN TEMPO.
LA PROGENIE DI GIUDA E' ANCORA NUMEROSA PERCHE' NON SI SIA TRADITI DA CHI SI DEFINISCE FRATELLO E NON LO E'.
POVERO MAESTRO! NON AVEVA FATTO NULLA DI MALE ED E' STATO CALUNNIATO, INCATENATO COME UN COMUNE DELINQUENTE E SOSTITUITO CON IL VERO LADRO.
IL POTERE E L' IGNORANZA L' HANNO PORTATO IN CROCE,LA METODOLOGIA PER COLPIRE IL GIUSTO NON E' CAMBIATA, E' DIVENTATA PIU' SOTTILE, ABILMENTE ELABORATA, MA NON MENO COERCITIVA E SPIETATA PER I MEZZI ( stampa, radio ecc. )DI CUI DISPONE E SI SERVE.
L' IGNORANZA DEVE SEMPRE TRIONFARE, DEVE ESSERE SEMPRE NUTRITA, RIFOCILLATA, PER IMPEDIRE CHE LA VERITA' DISGREGHI LE MAGLIE DELLA CATENA CHE IMPEDISCE AGLI UOMINI DI DIVENIRE LIBERI, LIBERI DAVVERO.
ANCORA SI DEVE VIVERE NEL BUIO DEI GIORNI E GLI UOMINI DI BUONA VOLONTA' DEBBONO PAGARE. QUESTA E' LA VERITA' ! -- Eugenio Siragusa --

Carcere di Catania - cubicolo 5 - 4 dicembre 1978 - ---------------------------------------

Lo avete provato sino allo spasimoLo avete provato sino allo spasimo, mettendolo moralmente in croce e privandolo dei più elementari Diritti Umani.
Avete avuto terrore del Cielo, ma non vi siete ravveduti, ed insieme ai maledetti da Dio avete nascosto le vostre tendenziose e blasfeme intenzioni, ma Egli ha la Sua Pazienza e con questa virtù si è reso forte dinanzi alle vostre maligne debolezze.
Il Cielo lo ha corroborato di vitalità e se anche il veleno è nel suo corpo, la sua vita rimane immortale sino a quando non avrete capito che Egli è nel mondo e non del mondo.
La vostra ipocrita e fallace boria rivestita da lugubri tessuti ortodossi vi ha resi folli, ciechi e sordi sino al punto di dimenticare che Dio può vivere in un uomo e tramite di esso, parlare ed agire, ed avere nello stesso tempo il destino dell'Umanità nelle sue mani.
Avete creduto di essere Forti solo perché vi credete potenti, quando in realtà non lo siete.
Avete creduto di poter sconfiggere la Luce, mentre sapevate di essere tenebre e dalla Luce essere sconfitti. Ossami di morte e sepolcri imbiancati, dediti al male e alla perversità! Rei di avere ancora una volta attentato a un Figlio di Dio.
Volete la Pace? Vi sarà negata. Volete rivivere? Rimarrete morti per sempre nell'atrio dove la tormenta, il buio e la caligine vi saranno compagni per l'eternità.
Colui che brandisce la Lucente spada della Giustizia vi colpirà inesorabilmente e dinanzi a Lui piegherete le vostre ginocchia, gemendo e gridando il perdono che non vi sarà mai dato.
Ricordate quello che qui ho scritto, perché un giorno non lontano ve lo sentirete ripetere in un anfiteatro dove tutti vi troverete per essere Giudicati.
L'immortalità è prerogativa di coloro che sanno di essere quelli che sono, Figli dell'Altissimo e Reggitori dei destini dei Mondi.
Non avete voluto credere e la colpa ricadrà su di voi, esseri degeneri e fautori di delitti contro di Dio e contro gli uomini.
È prossimo il tempo che convoglierà sulla terra un'inflessibile Giustizia capace di fiaccare i vostri orgogli e le vostre presunzioni e di incatenare per sempre la forza maligna che vi anima.
A colui che avete perseguitato, deriso, vituperato e posto in tribolazione, darò il privilegio di pronunciare la vostra condanna di morte seconda, con ugual misura delle pene che gli avete inflitto con cinismo e con durezza di cuore.
Non un solo ramo del vostro albero rimarrà verde, affinché non abbia a fruttificare.
La maledizione sarà il vostro giaciglio e la morte la vostra speranza.
Questo vi dice colui che è l'uno e l'altro in una medesima cosa, mutante nel tempo ed eterno nello spirito per diritto e per dovere di una Legge che sovrasta il tutto e che è tutto nel medesimo tempo.

Adoniesis tramite Eugenio Siragusa

Valverde, 16 Marzo 1979
ore 15,15

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